Vendemmia 2013

Dopo un inverno regolare e caratterizzato da un buon apporto nevoso, l’inizio del ciclo vegetativo della vite è stato condizionato dall’avvio stentato della primavera e dalle temperature mediamente basse di marzo e aprile.

In particolare poi il periodo compreso tra aprile e tutto il mese di maggio è stato caratterizzato da abbondanti precipitazioni creando non poche difficoltà dal punto di vista sanitario. Un inizio quindi non certo facile, dove sono servite tutta l’esperienza e l’attenzione per proteggere i vigneti dagli attacchi parassitari.

A giugno e poi a luglio le condizioni sono gradualmente migliorate con una maggiore stabilità metereologica che ha favorito tra l’altro una fioritura regolare, avvenuta nella seconda decade di giugno, seguita da una buona allegagione.

Nonostante comunque l’estate sia stata positiva ed anche il decorso climatico del periodo che va da inizio invaiatura alla maturazione sia stato favorevole la vite non è però riuscita a recuperare il ritardo nello sviluppo vegetativo accumulato nei mesi precedenti.

La vendemmia è cominciata quindi con una quindicina di giorni di ritardo rispetto alla media degli ultimi 10 anni e si è protratta sino a fine ottobre. E’ stata caratterizzata da una buona sanità dei grappoli che per la favorevole allegagione unita all’ottima disponibilità idrica del terreno si sono presentati mediamente più grandi, pesanti e compatti rispetto alla media delle ultime annate.

I vini

I vini ottenuti da vitigni a bacca bianca contano su di un quadro aromatico importante e un’acidità ottimale per sviluppare al meglio l’aspetto olfattivo. Il tenore in alcol è leggermente inferiore rispetto alle ultime annate, ma questo è da considerare un aspetto addirittura positivo.

Nei vini rossi giovani i parametri si presentano ottimali per sviluppare vini freschi e profumati e di facile beva, mentre i vini a base di Barbera pur con un’acidità pronunciata, dovuta al particolare andamento climatico, si presentano complessi e piacevoli e destinati a una buona evoluzione.

Il Nebbiolo infine è il vitigno che ha tratto maggiori vantaggi nella parte finale della stagione godendo delle alte temperature diurne e delle notti fresche registrate nel mese di settembre e ottobre , ideali per sviluppare al meglio il quadro fenolico che lo contraddistingue. I vini ottenuti sono equilibrati, di notevole classe ma al contempo adatti all’invecchiamento.