Vendemmia 2019

Nonostante un prolungato inverno ed un conseguente ritardo primaverile con piogge e basse temperature fino alla metà di marzo, la ripresa vegetativa delle viti, sebbene tardiva, è stata graduale, grazie al notevole accumulo idrico nel suolo.

Il ritardo vegetativo è stato poi compensato dal rapido sviluppo avvenuto grazie alle prime alte temperature del mese di giugno, comportando una tempestiva campagna agraria per arginare i problemi fitosanitari delle viti.

L’estate è proseguita poi con ondate di calore alternate a temperature miti ed eventi piovosi non dannosi per i vigneti.

La vendemmia è iniziata regolarmente nella prima metà di settembre, proseguendo con le giuste tempistiche di raccolta fino alla seconda metà di ottobre. Il leggero calo quantitativo di produzione, per via dei forti sbalzi termici avvenuti durante l’anno, ha contribuito a produrre uve con caratteristiche qualitative eccellenti e tipiche di una annata dal risvolto tradizionale.

I vini

Le uve a bacca bianca sono state raccolte con livelli di acidità importanti, garanzia di freschezza e profumi persistenti nei vini, accompagnati da un giusto grado saccarometrico.

I picchi caldi ma con temperature medie nella norma hanno consentito a Dolcetto e Barbera di giungere in vendemmia con livelli zuccherini e fenolici ottimali, importante acidità ed un potenziale alcolico leggermente al di sotto della media. I vini risultano equilibrati, molto eleganti e di estrema piacevolezza.

Il Nebbiolo è la varietà che è stata esaltata soprattutto nelle posizioni migliori, con un ottimo tenore zuccherino e un quadro polifenolico eccellente dando vita a vini fini e di struttura, dal potenziale di evoluzione molto alto.